Post Normal Times: di che si tratta?

Uno dei tratti distintivi di una società democratica è un ecosistema mediatico sano e a flusso libero. In passato, quell'ecosistema mediatico includeva vari mezzi di comunicazione di massa, dai quotidiani alle reti via cavo. Oggi, Internet e le piattaforme dei social media hanno notevolmente ampliato la portata della comunicazione all'interno della società. Naturalmente, il giornalismo gioca un ruolo chiave all'interno di quell'ecosistema. Il giornalismo di qualità e la trasparenza dei social media tengono sotto controllo le strutture di potere e, alle volte, queste forze possono guidare un vero cambiamento sociale. Detto questo, questi impatti vengono oscurati da pratiche dannose ed esternalità negative all'interno dell'ecosistema con conseguenze reali per i consumatori di notizie. Pregiudizio esplicito o implicito, disinformazione o misinformazione, assenza del contesto o cherrypicking dei dati, propaganda mascherata da sensazionalismo o contenuti di alta qualità dietro paywalls: il giornalismo ha bisogno di una riforma che parta dall'interno.

Allo stesso tempo, il mondo sta affrontando una miriade di ortodossie morenti: modernità; postmodernità; neoliberismo; strutture gerarchiche della società, delle istituzioni e delle organizzazioni; politica top-down; tutto ciò che ha plasmato e definito il mondo di oggi. Mentre nuove ortodossie faticano ad emergere, veniamo travolti da un trend di cambiamenti a cui non riusciamo a stare al passo: la velocità con cui il nuovo supera l'obsoleto è sbalorditivo. Il mondo non solo si sta muovendo più velocemente, ma sta anche diventando un luogo più piccolo: gli eventi o crisi hanno un impatto globale e internazionale sulla vita delle persone, e tendono a manifestarsi tutte in una volta (non piove mai ma diluvia). Un problema economico si pone di fianco a un problema politico, che si affianca a uno ambientale, che è collegato ad uno sociale.

Post Normal Times cerca di porsi all'interno di questo contesto mondiale e ambiente giornalistico in evoluzione con un approccio di "slow journalism" su tre temi interconnessi:

  1. Riscaldamento globale e transizione energetica: come raggiungere le zero emissioni di CO₂ entro il 2050

  2. Geopolitica e relazioni internazionali: la rivalità tra Cina e Stati Uniti per il primato economico e l'egemonia globale

  3. Cambiamenti sociali e culturali: evoluzione delle mentalità e comportamenti della popolazione durante questo periodo

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Giornalismo per un periodo intermedio tra ortodossie morenti e nascenti, fatti incerti, valori in discussione, posta in gioco alta e decisioni urgenti.

People

International Economics and Management student at Bocconi University trying to look at the problems of the modern world through the lens of objectivity.